Nel campo del trattamento delle acque reflue, due parametri sono essenziali per valutare l'inquinamento organico: la domanda biochimica di ossigeno (BOD) e la domanda chimica di ossigeno (COD).
Il BOD misura la quantità di ossigeno consumata dai microrganismi per scomporre la materia organica biodegradabile nell'acqua. Questa misurazione viene generalmente effettuata per 5 giorni a 20°C al buio ed è nota come BOD5. Riflette la parte biodegradabile dell'inquinamento carbonioso nelle acque reflue. È un indicatore molto utile per valutare le prestazioni dei trattamenti biologici.
Il COD esprime la quantità totale di ossigeno necessaria per ossidare chimicamente tutta la materia organica (biodegradabile o meno) presente nell'acqua. Prende in considerazione sia:
Fornisce quindi una visione più globale del carico inquinante dell'acqua.
Criteri | BDO5 | COD |
Natura dell'ossidazione | Biologico (da batteri) | Chimica |
Tempo di misurazione | 5 giorni a 20°c | Risultati in poche ore |
Indicatore di | Inquinamento facilmente trattabile biologicamente | Inquinamento complessivo (anche non biodegradabile) |
Il COD è sempre superiore al BOD5. La differenza tra i due rappresenta la percentuale di materia organica non biodegradabile.
Per le acque reflue domestiche, il rapporto COD/BOD5 è generalmente compreso tra 1,5 e 2, a indicare una buona biodegradabilità. Un rapporto superiore a 2,5 o 3 può indicare la presenza di sostanze più complesse da eliminare.
La decomposizione della materia organica consuma l'ossigeno disciolto nell'acqua. Una quantità eccessiva di ossigeno può :
La misurazione del BOD e del COD consente di:
Questi parametri sono generalmente essenziali per ottenere le autorizzazioni allo scarico con soglie che non devono essere superate.
Le acque reflue possono contenere un'ampia varietà di sostanze organiche provenienti da una vasta gamma di fonti:
Queste tecnologie consentono di separare meccanicamente o fisicamente le particelle responsabili di BOD/COD e sono spesso utilizzate per il pretrattamento o la finitura.
Il trattamento biologico è una fase fondamentale nel trattamento delle acque reflue, in particolare per l'eliminazione dell'inquinamento biodegradabile, misurato dal BOD₅. Questi processi si basano sull'azione di microrganismi in grado di degradare la materia organica, utilizzando due approcci principali:
L'iniezione diretta di ossigeno puro nelle vasche biologiche aumenta l'efficienza del trattamento del BOD₅, stimolando i microrganismi a respirare.
Rispetto all'aria (che contiene solo il 21% di ossigeno), l'ossigeno puro offre notevoli vantaggi operativi:
Inoltre, l'ossigeno puro garantisce una migliore reattività in presenza di picchi di carico organico o idraulico, limitando al tempo stesso notevolmente :
Questi sistemi sono generalmente progettati per una rapida integrazione, con iniettori ad alte prestazioni che combinano il trasferimento e la miscelazione dell'ossigeno e la regolazione automatizzata tramite sensori di ossigeno disciolto o di potenziale redox, garantendo un adattamento in tempo reale alle esigenze del processo.
L'ozono, un gas instabile composto da tre atomi di ossigeno, ha un potenziale di ossidazione molto elevato. È in grado di scomporre molte molecole complesse e resistenti, in particolare quelle che non vengono attaccate dai microrganismi nel trattamento biologico convenzionale. È quindi in grado di :
Può essere applicato in due punti chiave:
I benefici dell'ozonizzazione sono molteplici:
Infine, l'ozono presenta un importante vantaggio logistico: viene prodotto in loco, a partire da ossigeno puro tramite un generatore di ozono, che evita la gestione, lo stoccaggio o il trasporto di sostanze chimiche pericolose, a differenza di altri ossidanti come il cloro.
Il monitoraggio del BOD₅ (domanda biochimica di ossigeno a 5 giorni) e del COD (domanda chimica di ossigeno) è essenziale per controllare la qualità degli scarichi acquosi, sia che si tratti di acque reflue urbane che industriali. Questi due indicatori consentono di valutare il carico organico e la presenza di composti ossidabili in un effluente, guidando la scelta del trattamento appropriato.
In un impianto di trattamento delle acque reflue, il BOD e il COD vengono monitorati in diverse fasi chiave:
L'obiettivo è ridurre l'inquinamento organico alle soglie normative, spesso fissate a:
Il miglioramento continuo dell'efficienza di depurazione comporta l'utilizzo di tecnologie avanzate quali l'ossigenazione pura per il trattamento biologico, l'ozonizzazione per il trattamento terziario, la filtrazione a membrana e il trattamento ottimizzato dei fanghi.
Industries generate a wide variety of effluents depending on their activities (food Le industrie generano una grande varietà di effluenti a seconda delle loro attività (trasformazione alimentare, chimica, farmaceutica, tessile, ecc.), spesso carichi di sostanze inquinanti difficili da biodegradare. Il controllo del BOD e del COD è quindi di importanza strategica, sia per:
In questo contesto, i produttori stanno adottando sempre più spesso soluzioni di trattamento avanzate quali trattamenti biologici intensivi, ossidazione chimica (in particolare con ozono o perossido) o combinazioni ibride (pretrattamento chimico + trattamento biologico).
Questo approccio rientra in una logica di sviluppo sostenibile che coniuga prestazioni ambientali, riduzione dei costi e anticipazione delle norme future.
Comprendere e monitorare il BOD e il COD è fondamentale per qualsiasi entità coinvolta nel trattamento delle acque reflue, sia essa comunale, industriale o gestore di rete.
Combinando trattamenti biologici, fisico-chimici e meccanici, è possibile raggiungere gli obiettivi di depurazione, contribuendo al contempo alla protezione dell'ambiente e al rispetto delle normative.